Il film documentario
sulla Shoah che abbiamo visto ci ha trasmesso un 'emozione molto profonda,
toccante e forte. E' il guardare al passato che porta l'uomo a riflettere sulla
vita oppressa, schiacciata e non rispettata a causa del razzismo.
Non possiamo rimanere
indifferenti nei confronti dei nostri fratelli maggiori che hanno sofferto e
che non sono stati considerati degli esseri umani anche loro.
Attraverso questo guardarsi
indietro l'uomo impara tante cose. L'uomo ha bisogno di comunicare per poter
trasmetter i propri pensieri, esperienze, sentimenti, testimonianze che
potrebbero essere un atto tangibile e credibile che aiuta l'uomo a non
vergognarsi della propria identità e a partenza.
Dobbiamo rispettare lo
sviluppo di ogni essere umano, la sua cultura e la sua appartenenza. Ogni vita
ha il suo valore, quindi non bisogna vergognarsi delle proprie appartenenze di
fronte a nessuno, nè ha senso condizionare il proprio modo di vivere secondo i
criteri degli altri. La diversità del colore, della lingua, della nazionalità
non è importante perché, come diceva Dacia Maraini, "il razzismo non
esiste, ma la cultura sì.
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