venerdì 22 febbraio 2013

La musica per ricordare


L'esperienza di Mirco....

La strumentalizzazione della comunicazione tra esseri umani consiste nell'apprendere e impartire pensieri e opinioni, anche ai più piccoli, come visto il 23 gennaio nel video documentario tratto dai documentari “Luce”.

Ad esempio, in epoca fascista i loro sostenitori insegnavano ai futuri fascisti ad apprendere i valori ed i costumi di questa ideologia.

Colpisce molto la scena nella quale un bambino viene corretto durante l'esecuzione del saluto romano; un'immagine che fa da emblema riguardo i canoni precisi e rigorosi imposti da quelli che nel video erano i “neri” che tenevano fortemente a distinguersi dalle “altre razze”.

L'odio e la violenza esistono da quando l'uomo è sulla terra, ciò diventa una formula micidiale quando persone ingiuste (almeno verso altre culture) decidono di imporre i propri “ideali”.

In un solo giorno non si può certo apprendere ciò che è stato, ma questo Convegno dà a noi tutti l'opportunità di cominciare a pensare in maniera ampia, traendone una maggior consapevolezza del passato, quindi anche del futuro.

L'esperienza di Federica...


La giornata trascorsa nell’università LUMSA è stata a mio avviso molto toccante e costruttiva, in quanto sono stati toccati argomenti particolari come “il giorno della memoria” e la Shoah; momenti che ognuno di noi non deve archiviare tra le cose superflue, ma deve imparare a ricordare nel tempo, in memoria di tutti le sei milioni di persone.
Persone che sono state trasformate solo in un numero, con ogni diritto azzerato, sottratti della dignità di essere umano.

L'esperienza di Arianna e Sara....

Durante il convegno, incentrato sull’argomento storico della Shoah, gli interventi che ci hanno colpito di più sono i filmati che spiegano come veniva pubblicizzata la propaganda della razza pura.

L'esperienza di Rasha....

Il regime fascista imponeva alla popolazione un pensiero unitario volto all'omologazione di massa che mirava all'estirpazione delle altre razze, qualora si possa effettivamente parlare di "razza".
Dacia Maraini smentisce questo portando il ricordo di una frase del padre: "Non esistono razze, ma culture".
Ed è legittimo pensare che la propria cultura non sia poi così eccezionale e completa, ma che possa migliorare ed arricchirsi abbracciando le varie culture.
Benito Mussolino a capo del partito fascista, autore delle "leggi fascistissime", in uno dei suoi tanti discorsi patriottici disse: "Prometterte e fate promettere ai vostri fratelli che sarete prima di tutto italiani".
La causa fondamentale della nascita di questo partito a mio avviso è data dalla presenza di un popolo ignorante e di un leader crudele che non fece altro che usare l'evidente ignoranza per raggiungere il suo scopo.
Per questo condivido pienamente la frase di Primo Levi "senza informazione non si vive".
Quindi, per quanto riguarda le leggi fascistissime c'è da accanirsi verso una popolazione chiusa e povera di informazioni e ideali.
Purtroppo credo che il nostro Paese stia attraversando un periodo pressoché simile a quello del fascismo, con l'aggravante di non essere manovrati da un egocentrico esibizionista, ma da tanti ignoranti buonisti che usano la fiducia del popolo per creare false illusioni.

L'esperienza delle suore....

Il film documentario sulla Shoah che abbiamo visto ci ha trasmesso un 'emozione molto profonda, toccante e forte. E' il guardare al passato che porta l'uomo a riflettere sulla vita oppressa, schiacciata e non rispettata a causa del razzismo.
 
Non possiamo rimanere indifferenti nei confronti dei nostri fratelli maggiori che hanno sofferto e che non sono stati considerati degli esseri umani anche loro.
Attraverso questo guardarsi indietro l'uomo impara tante cose. L'uomo ha bisogno di comunicare per poter trasmetter i propri pensieri, esperienze, sentimenti, testimonianze che potrebbero essere un atto tangibile e credibile che aiuta l'uomo a non vergognarsi della propria identità e a partenza.
 
Dobbiamo rispettare lo sviluppo di ogni essere umano, la sua cultura e la sua appartenenza. Ogni vita ha il suo valore, quindi non bisogna vergognarsi delle proprie appartenenze di fronte a nessuno, nè ha senso condizionare il proprio modo di vivere secondo i criteri degli altri. La diversità del colore, della lingua, della nazionalità non è importante perché, come diceva Dacia Maraini, "il razzismo non esiste, ma la cultura sì.